Olivola

Situato alla sommità di una collina che presenta elementi geologici e resti fossili interessanti, il borgo di Olivola si sviluppa a forma di ferro di cavallo attorno ai ruderi di un castello appartenuto a lungo ai Malaspina. Con il terremoto del 1920, l’imponente struttura caratterizzata da quattro massicci torrioni d’angolo, collassò . Nel borgo spicca la massiccia chiesa di San Michele, più antica del castello, menzionata già nel XIII secolo e con l’abside ricavata all’interno della torre. Il feudo malaspiniano ha una ricchissima storia. Ereditato dai discendenti di Bernabò I, figlio di Obizzino, fu lasciato al figlio Franceschino nel 1265, per cui divenne capostipite dei marchesi di Olivola e annessi. Il feudo comprendeva allora Aulla, Terrarossa, Bigliolo, Pallerone, Virgoletta, Monti, Licciana, Agnino, Bastia, Groppo San Pietro, Varano. La linea di Franceschino di Olivola si estinse nel 1412. Il feudo di Olivola fu così; nel 1525 ricominciò la linea marchionale di Olivola, che durò fino al marchese Carlo, nel 1799, con l’abolizione del feudalesimo.